«…l’unità mondiale vi sarà, ma non già come pretendono costoro, distruggendo le nazionalità, incorporandosi insieme, o assorbite dalla preponderanza di una fra esse; ma come un individuo, associandosi co’ suoi simili, viene abilitato ad uno sviluppo maggiore delle proprie facoltà…». Non era ancora fatta l’unità d’Italia e il trentanovenne rivoluzionario …
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