Leggo sul sito del Premio Nobel (http://www.nobelprize.org/nobel_prizes/peace/laureates/2009/): “The Nobel Peace Prize 2009 was awarded to Barack H. Obama for his extraordinary efforts to strengthen international diplomacy and cooperation between peoples“. Il presidente statunitense, secondo i saggi di Stoccolma, meritava dunque il premio “per i suoi sforzi straordinari volti a rafforzare la diplomazia internazionale e la cooperazione tra i popoli“.
Cosa aveva fatto nel 2009 per meritarlo? Il 20 gennaio di quell’anno si era insediato ufficialmente alla Casa Bianca e a novembre fu subito Nobel.
Ora sta evocando l’attacco punitivo alla Siria evidentemente “per rafforzare la diplomazia dei missili e la cooperazione con Israele”.
È il caso di togliergli il Nobel? Sono parecchi a chiederlo.
Per quanto mi riguarda, credo che la Kungliga Vetenskapsakademien (l’Accademia reale svedese delle scienze) funzioni più o meno regolarmente quando assegna i Nobel per la medicina, per la fisica e per la chimica. Ho qualche dubbio sulla congruenza dei Nobel assegnati per l’economia e, da quando è stato assegnato al comico Dario Fo, credo che quello per la letteratura segua criteri estranei alla materia. E così è stato anche per il Nobel assegnato a Obama.
Il presidente è pronto ad andare in guerra sventolando il Nobel per la Pace (dei cimiteri).
Nel 2009 la pace aveva poco che fare con quel premio. Oggi anche un bambino capisce che le motivazioni furono altre.
Giuseppe Spezzaferro